Registro Italiano Cremazioni

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Una scelta contemporanea

Il Registro Italiano Cremazioni nasce con carattere volontario, senza scopo di lucro e con l’obiettivo di promuovere sul territorio nazionale il rito della cremazione e i valori etici, sociali e culturali che lo ispirano. Questa missione è esercitata con l’autorizzazione del Ministero degli Interni, nel pieno rispetto della dignità del defunto e del dolore dei parenti. 

Al fine di realizzarla, il Registro Italiano Cremazioni opera attivamente per garantire il diritto di scelta di ogni suo associato, tutelando anche in sede legale la volontà di cremazione della salma e dell’eventuale dispersione delle ceneri, secondo la normativa vigente. 

Inoltre, promuove e partecipa attivamente alla diffusione della cultura cremazionista perché crede, al di là della tradizione, della storia e della politica del rito funerario, che la scelta della cremazione sia uno degli elementi propri dell’uomo contemporaneo e della sua mutata relazione con la morte e con la vita, sul versante corporeo come su quello spirituale.

La volontà di cremazione

Il compito istituzionale del Registro Italiano Cremazioni coincide con l’attestazione delle volontà dei suoi iscritti in materia di cremazione, conservazione e dispersione delle ceneri, ai sensi della Legge n. 130 del 30 marzo 2001.


La tessera di iscrizione garantisce, pertanto, la certezza che la scelta della cremazione sarà rispettata, sollevando i parenti del defunto da tutte le incombenze di ordine burocratico e normativo. 


L’ordinamento italiano, infatti, consente ai suoi cittadini di poter manifestare la propria volontà di cremazione attraverso tre modalità: la volontà testamentaria espressa dal defunto, la volontà attestata dal coniuge o dal parente più prossimo oppure l’iscrizione a un organismo legalmente riconosciuto come il Registro Italiano Cremazioni.


Nei primi due casi occorre tenere conto dei ritardi, delle incertezze e dei costi da sostenere: prima delle cremazione possono trascorrere settimane e inoltre, non trattandosi di testamento patrimoniale, gli eredi non sono obbligati per legge a rispettare le disposizioni in materia di cremazione. 


Il Registro Italiano Cremazioni è dunque la terza via che garantisce i suoi iscritti dal rischio di vedere disattese le proprie volontà e che tutela i parenti del defunto dalle responsabilità e dalle difficoltà normative in materia di cremazione.

La conservazione delle ceneri

Ai sensi della Legge n. 130 del 2001, con la quale è caduto l’obbligo di ricovero delle ceneri nei cimiteri italiani, le modalità di conservazione sono disciplinate nel rispetto delle volontà del defunto.


Nel modulo di iscrizione al Registro Italiano Cremazioni, una sezione dedicata consente all’iscritto di indicare a quale familiare affidare la conservazione a domicilio delle ceneri. 


Agli iscritti del Registro Italiano Cremazioni è riservato, inoltre, un servizio di consulenza legale dedicato che può essere di risposta a quelle domande o a quelle criticità che non trovano immediata risposta nella giurisprudenza e che, per le loro complessità umane ed esistenziali, necessitano di un supporto fermo e sicuro.


La dispersione delle ceneri

Diversamente dalla sola cremazione e dall’affidamento delle ceneri, la volontà di dispersione spetta al solo defunto.


L’iscrizione al Registro Italiano Cremazioni, nella sezione dedicata, consente all’iscritto di dichiarare la sua volontà di dispersione e di indicarne il luogo desiderato, delegando a questo ruolo un familiare, l’esecutore testamentario o il legale rappresentante del R.I.C. 


Prima dell’introduzione della Legge n. 130 del 30 marzo 2001, la pratica della dispersione in Italia non era consentita. È oggi invece possibile effettuarla in aree riservate sia all’interno dei cimiteri sia in alcuni spazi extra-cimiteriali, ovvero in natura e persino nel perimetro di luoghi privati. 


Quest’ultima scelta deve avvenire con il consenso dei proprietari e senza fini di lucro. Severe limitazioni impediscono che la dispersione possa avvenire nei centri urbani, mentre in acqua (fiumi, mari e laghi) è consentita oltre i tratti occupati da natanti o manufatti: è dunque necessario spingersi ad almeno mezzo miglio dalla costa (nei laghi 100 m. dalla riva), così come nei luoghi montani rispettare circa 200 metri di distanza dagli insediamenti abitativi.

Come iscriversi

Iscriversi al Registro Italiano Cremazioni è semplice: è sufficiente compilare la domanda di iscrizione presso una delle imprese di onoranze funebri associate al Registro, indicare i propri dati anagrafici e scrivere di pugno (in corsivo) la propria volontà (cremazione, affidamento o dispersione delle ceneri), ricopiando quanto indicato nella domanda.

Quanto costa

Il costo di iscrizione al Registro Italiano Cremazioni ammonta a solo € 10 all’anno per vent’anni, trascorsi i quali l’iscrizione è automaticamente rinnovata senza versamenti aggiuntivi. 


In alternativa, è possibile versare in un’unica soluzione al quota vitalizia di importo pari a € 200.

Il pagamento può avvenire attraverso una di queste modalità:

  • compilando il modulo di addebito su conto corrente bancario allegato alla domanda di iscrizione;
  • con un bollettino bancario;
  • in contanti presso l’impresa funebre associata al Registro Italiano Cremazioni.

La tessera

La scelta cremazionista è l’affermazione di un diritto civile. Ecco perché il Registro Italiano Cremazioni dona ai suoi iscritti una tessera con i propri riferimenti personali: nome, cognome, codice fiscale e volontà (cremazione, affidamento o dispersione). Viene consegnata, dopo l’iscrizione, dall’impresa funebre associata al Registro.

Via Empedocle Restivo, 30 - 90144 Palermo (PA)
+39 091 525259
+39 389 9622386
Aperti 24 ore su 24, 365 giorni all'anno

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